Dal volano al badminton
Alle origini il gioco veniva praticato in India. Furono i militari inglesi verso la metà del secolo scorso che iniziarono a diffondere questo sport in Europa. L’evento che diede il nome al badminton avvenne nel 1873. Alcuni militari amici di un Duca si rifugiarono nel suo castello a Badminton (Gloucester Shire) e presentarono questo gioco usando come volani dei tappi di spumante , delle rudimentali racchette e una corda al posto della rete. Anche il Badminton come il Rugby prende il nome della località che lo ha tenuto a battesimo.
Oggi il badminton si pratica in palestra , su un campo lungo 13,40 metri e largo 5,20 metri per gli scontri singoli e largo 6,10 metri per i doppi. La rete alta 75 cm ed é collocata a 1 metro e 55 da terra. Il volano , leggerissimo, é un cono costituito da una specie di tappo semisferico di sughero e da 14/16 piume di gallo,anatra o oca. La racchetta pesa 80 /90 grammi, é lunga 68 cm e larga nel mezzo 23 cm. Costa dai 50 ai 300 franchi a dipendenza dal materiale con cui é costituita (grafite, carbonio, alluminio, klevar, ceramica). La tensione delle corde é di 10/13 kg.
L’obiettivo del gioco é quello di piazzare il volano nel campo avversario affinché cada in terra. Le partite si disputano in singolo o in doppio , maschile, femminile o misto. La durata delle partite non é misurata dal tempo ma dai punti. In ogni set si deve arrivare a 21 punti. Vince chi si aggiudica due set su un massimo di tre. In situazione di parità (21/21) bisogna avere due punti di vantaggio, con il limite dei 30 punti.
Il badminton è una popolarissima disciplina olimpica dal 1992.